Concorso

2° rango, acquisto

Committente

Città di Thun, la cooperativa edilizia e residenziale senza scopo di lucro GBWG Freistatt e la cassa pensionistica comunale

Architettura

Gruppo di lavoro Itten+Brechbühl AG, Berna / BHSF Architekten GmbH, Zurigo

Architettura del paesaggio

Haag Landschaftsarchitektur GmbH, Zurigo

Energia / Fisica degli edifici

EK Energiekonzepte, Zurigo

Zirkuläres Bauen

Eva Stricker, Architektin, Zurigo

Ingegneria civile

Bänziger Partner AG, Thun

Superficie

29'000 m2

Visualizzazioni

Adrian König, Brighton

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Berna, Svizzera

Il concorso di progettazione "Neue Freistatt Thun"

Auftraggebende Città di Thun, la cooperativa GBWG Freistatt, la cassa pensionistica comunale
Concorso 2° rango, acquisto
Architettura Gruppo di lavoro Itten+Brechbühl AG/ BHS Architekten GmbH
Superficie 29'000 m2

Freistatt ospiterà un progetto di edilizia abitativa nello spirito della “società a 2000 watt”, per uno sviluppo qualitativo e sostenible del quartiere. Alla fine del 2021, la città di Thun ha indetto un concorso di progettazione insieme alla cooperativa edilizia e residenziale senza scopo di lucro GBWG Freistatt e alla cassa pensionistica comunale. La giuria ha premiato il contributo di IB e BHFS Architekten con il secondo posto.


Situazione iniziale

Con i suoi quattordici caratteristici edifici a due file e i grandi giardini frontali, fin dagli anni Quaranta il complesso residenziale cooperativo Freistatt ha plasmato il paesaggio urbano tra la Länggasse e il Westquartier. I generosi spazi esterni sono in contrasto con le ridotte planimetrie, molto comuni tra fine Ottocento e inizio Novecento. Alcuni edifici sono in cattive condizioni e gli standard edilizi e le dimensioni degli appartamenti sono ormai obsoleti. Per queste ragioni si sta cercando di densificare l'insediamento e di trasformarlo in un vero e proprio quartiere urbano. Il concorso "Nuova Freistatt" cercava progetti che fossero convincenti in tutti e tre gli ambiti dello sviluppo sostenibile (società, economia e ambiente) e che perseguissero gli obiettivi della “società a 2000 watt”. Altri temi centrali erano la contestualizzazione urbanistica, le sfide del clima urbano, la qualità architettonica, il concetto di vicinato e la qualità della fruizione, nonché la sostenibilità economica e l'ecologia edilizia.

La comunità al centro

Lo sviluppo a schiera che caratterizza gli edifici esistenti si è attestato sin dagli anni ’50 come forma tipica di conurbazione nel Paese: al vantaggio di un uguale orientamento verso il sole di tutte le unità abitative si contrappone tuttavia un orientamento sociale problematico, poiché la parte anteriore di ogni schiera affaccia sulla parte posteriore di quella successiva. Per la sostituzione di parte degli edifici, la reinterpretazione e la necessaria densificazione di Freistatt Thun, abbiamo proposto di ottimizzare le qualità dell'esistente con una nuova struttura, differenziata dal punto di vista spaziale e sociale.

Con l'obiettivo di promuovere e rafforzare il senso di comunità all'interno dell'abitato, le nuove file di case sono orientate verso un cortile ben definito, costellato da casette da giardino che dividono lo spazio e collegano i due lati come i denti di una cerniera. In questo modo le aree esterne della cooperativa risultano incastonate in una struttura stabile, dove si creano vari spazi più piccoli che possono essere sviluppati dai residenti in base alle proprie esigenze. Gli spazi esterni degli edifici della cassa pensionistica, invece, sono più simili a un parco. Si creano così diverse zone, aperte ma con livelli di esposizione finemente graduati: dall’ampia comunità del quartiere, passando per la comunità che frequenta i giardini nelle immediate vicinanze, fino alla comunità dei residenti. Le piazze pubbliche sono situate ai margini dell'insediamento, così da creare un collegamento invitante con il quartiere esistente e allo stesso tempo distogliere l’attenzione dagli articolati spazi interni all’abitato.

Abbiamo puntato a una struttura uniforme, conferendo un accento forte solo alla piazza centrale con la costruzione di un edificio di sette piani. Tre palazzine più grandi destinate a usi speciali, quali asilo, appartamenti per anziani, ufficio postale e laboratori, concludono le file e rafforzano il senso di coesione. I principali punti di accesso all’area sono in Länggasse e Mattenstrasse, mentre per accedere agli appartamenti si sfrutta soprattutto l’asse centrale del cortile interno, che funge anche da spazio di gioco e luogo di aggregazione.

Qualità della vita all'interno e all'esterno

Gli appartamenti delle nuove file di case sono esposti fondamentalmente su due lati. Ciò significa che i residenti beneficiano della luce solare sia da sud-est che da nord-ovest, caratteristica sottolineata dalla presenza di spazi esterni su entrambi i lati degli edifici. Il doppio accesso alle scale mette gli edifici in relazione sia con lo spazio interno all’abitato sia con il quartiere, in particolare con gli edifici sul lato nord di Freistatt. Il progetto è pensato per edilizia in legno, con facciate bianche e verdi. Nel cortile interno, la raffinata strutturazione verticale e orizzontale delle facciate, con le leggere sporgenze del tetto e le delicate pergole sui tetti crea un'immagine vivace e familiare.

Per ridurre l’effetto isola di calore, abbiamo previsto mattonelle solo dove assolutamente necessario: tutte le altre piazze e strade sono pavimentate in macadam. Laddove possibile, il patrimonio arboreo sarà preservato e integrato con alberi dalle grandi chiome. A seconda dell'intensità d'uso, le aree in macadam potranno essere fiancheggiate da arbusti ruderali e arricchite di piante calpestabili. Le siepi selvatiche lungo le strade forniranno rifugio e un’alimentazione variegata alla fauna locale. Si prevede una gestione attiva dell’acqua piovana (raccolta, utilizzo, evaporazione, dispersione) per promuovere un uso ragionevole dell'acqua meteorica e alleggerire il carico del sistema fognario.