Committente

ETH Zurigo, Divisione Infrastrutture, Immobili

Architetto/pianificatore generale

Itten+Brechbühl SA

Pianificazione

2013 - 2023

Inizio lavori

2016

Entrata in funzione

a tappe, a partire dal 2018

Superficie complessiva di piano

14 230 m2

Volume della costruzione

53 800 m3

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Zurigo, Svizzera

Laboratoire des machines et Student Project House de l'école polytechnique fédérale (ETH) de Zurich – rénovation et tranformation

Programme Student Project House :
ancienne centrale de chauffage à distance (FHK), classée monument historique, maintenant bâtiment de recherche avec ateliers (étage D), zones de travail (atrium et galeries), surfaces de présentation, de séjour et de travail (podium et tribune ouverte), cafétéria, terrasse
Laboratoire des machines (ML) :
Halle des machines (MLH) : recherche, laboratoire, atelier, max. 300 pers.
ML 1 : amphithéâtres (346 pers.), salle de séminaire (40 pers.)
ML Nord (ML N) : technique ETH centre et halle des machines
Sous-sols ML / FHK : approvisionnement en chaleur et en froid ETH centre
Maître d’ouvrage ETH Zürich
Mandat direct 2012
Planification / Réalisation Student Project House: 2013–2021; Maschinenlaboratorium: 2013–2023
Prestations IB
  • Planification générale
  • Gestion de la construction
  • Architecture
Architecture pool Architekten: 2010–2012, Studienauftrag (study commission) und Vorprojekt (preliminary project)
Itten+Brechbühl AG: ab 2012, offenes Submissionsverfahren (open tender process)
Surface de plancher 14'230 m2
Volume de construction 53'800 m3

Nel 2012, tramite una gara di appalto a procedura aperta lo studio IB si è aggiudicato come architetto, pianificatore generale e direttore lavori, la commessa per la ristrutturazione del Laboratorio di meccanica del Politecnico di Zurigo. Il processo è stato preceduto da una commissione di studio e da un progetto preliminare dello studio pool Architekten. Il monumentale edificio, una pietra miliare nella storia dell’architettura, si deve a Otto Rudolf Salvisberg, uno dei padri fondatori di IB. Ristrutturare e adeguare alle sfide future questa fondamentale testimonianza del modernismo ha rappresentato per lo studio di architettura e pianificazione generale IB una sorta di ritorno alle origini.

Il Laboratorio di meccanica è un complesso di fabbricati strettamente connessi tra loro, comprensivo di due edifici didattici (ML1 e ML2), la sala macchine (MLH), il laboratorio di meccanica nord (MLN) e quello ovest (MLW) e la centrale di teleriscaldamento (FHK). Fedele allo spirito del modernismo, Salvisberg diede particolare risalto al carattere tecnico del complesso, espresso in primo luogo dell’alta ciminiera e dalla torre di raffreddamento della centrale di teleriscaldamento.

Lavori di ammodernamento e di ripristino della situazione originaria

Uno degli obiettivi centrali del progetto di ristrutturazione e riconversione è stato l’integrale ripristino dell’essenzialità originaria del Laboratorio di meccanica. Alla luce di queste premesse le diverse parti dell’edificio sono state radicalmente riorganizzate eliminando gli elementi architettonici accessori, stratificatisi nel corso del tempo. Contemporaneamente si è provveduto all’adeguamento ai più moderni standard della struttura portante e degli impianti tecnici, rendendo tra l’altro antisismica la centrale di teleriscaldamento. Gli involucri dell’edificio sono stati preservati nel rispetto rigoroso dei principi che regolano la tutela dei monumenti storici.

La sala macchine: un nuovo tetto in vetro e maggiore disponibilità di spazio

La sala macchine figura tra le prime strutture della Svizzera interamente in acciaio saldato. Mentre lo scheletro portante della sala soddisfa ancora i requisiti attuali e pertanto non ha richiesto interventi di ammodernamento, il caratteristico tetto in vetro è stato oggetto di una ristrutturazione globale. Lo spessore dei componenti rinvenuti in fase di smontaggio corrispondeva infatti solo a un terzo di quello oggi richiesto, per ragioni di statica dell’edificio, nei moderni elementi in vetro, fissato a 24 cm.

Al fine di incrementare la capacità ricettiva della sala macchine ormai sgombra da apparecchiature, portandola da 50 a 300 persone, tutti gli impianti tecnici sono stati collocati in una parte del fabbricato ubicata al di sopra della torre di controllo. Questo piano tecnico che si estende tra l’edificio didattico e la centrale di teleriscaldamento oggi convertita nella Student Project House, funge da ponte interno del complesso edilizio.

Da centrale di teleriscaldamento a Student Project House

Interventi strutturali hanno determinato la riconversione radicale anche della centrale di teleriscaldamento. Una nuova struttura interna sotto forma di un sistema di gallerie a tre piani ha sostituito le ex caldaie che arrivavano fino al tetto. Gli studenti del Politecnico di Zurigo utilizzano la Student Project House come piattaforma per lo sviluppo di idee e progetti innovativi.

Tutela monumentale e conservazione delle tracce del passato

Al centro del progetto vi è stata l’idea di tutelare questa testimonianza del modernismo svizzero, rispettandone l’architettura originaria. Così facendo la sagoma dell’edificio è tornata a stagliarsi nel contesto urbano di riferimento, con un design della facciata, una configurazione degli spazi gli interni e scelte cromatiche integralmente rispettosi del progetto originale di Salvisberg.

Nel corso dei lavori sono emerse tracce della storia centenaria dell’edificio. L’interazione vecchio/nuovo è visibile in particolare sulle pareti e i pavimenti della centrale di teleriscaldamento e della sala macchine.

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