Il progetto «Hagenbutte» si distingue per l’integrazione naturale nel contesto consolidato, un paesaggio esterno sensibile al clima e un’architettura attenta all’uso delle risorse.
La scuola, fulcro della vita sociale del villaggio, si arricchisce di nuovi spazi per lo studio e la condivisione. Un nastro verde collega le aree ludiche e di sosta, mentre un padiglione centrale ricompone, sul piano spaziale e formale, i volumi sviluppatisi nel tempo.
Uno degli elementi chiave del progetto è la riconversione della palestra esistente in una sala per la lotta svizzera: al posto della demolizione, si propone una rilettura funzionale della struttura originaria. Il nuovo corpo, compatto ed efficiente, completa il programma architettonico e ne definisce la struttura.
L’intervento si ispira al modello urbano della “sponge city”: l’acqua piovana viene trattenuta, fatta infiltrare e utilizzata per raffrescamento. Gruppi di alberi autoctoni promuovono la biodiversità e migliorano il microclima.
Il nuovo edificio è concepito per essere smontabile, con elementi strutturali e di tamponamento assemblati a secco. Materiali a basse emissioni di CO₂ come legno, terra cruda e canapa rendono possibile un approccio costruttivo circolare. Strategie low-tech come ventilazione naturale e recupero di calore assicurano l’efficienza energetica dell’intero complesso.
maggiori informazioni